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Migranti, la Svezia frena sulla ripartizione nella Ue: "Nessun accordo nel 2023"

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Nessun accordo sulla ripartizione dei migranti, almeno per ora. La Svezia avverte l'Unione europea: lo annuncia chiaramente Lars Danielsson, rappresentante svedese presso la Ue interpellato dal Financial Times nel giorno di inizio del semestre europeo guidato da Stoccolma a proposito di un accordo a livello europeo sulla ripartizione dei migranti. "Faremo sicuramente avanzare il lavoro... con tutta la forza. Ma non ci sarà un patto migratorio completato durante la presidenza svedese". 

Danielsson ha aggiunto che tale accordo non sarà raggiunto prima della primavera del 2024. Dunque il patto si farà ma non in tempi immediati. La sinistra coglie subito la palla al balzo: "A fare i sovranisti trovi sempre qualcuno più sovranista, che difende solo gli interessi del proprio Paese. La destra europea, i migliori amici del governo Meloni", scrive su Twitter il deputato dem, Enzo Amendola. Eppure nemmeno due mesi fa anche la Francia minacciò di venire meno agli accordi sulla "ripartizione" ma nessuno dal Partito democratico accusò Macron.

Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto spiega: "Le dichiarazioni rilasciate oggi al Financial Times dal Rappresentante permanente svedese presso l'Unione europea Danielsson sulle possibili tempistiche del negoziato sul nuovo Patto per l'immigrazione e l'asilo non solo non rappresentano una presa di posizione contro alcuno Stato membro specifico, tantomeno contro l'Italia, ma soprattutto non possono in alcun modo essere strumentalizzate politicamente a livello nazionale". 

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