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Qatargate, un altro mese di carcere per Eva Kaili

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Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento Europeo, espulsa dal Pasok, resterà in carcere ancora per almeno un mese. Lo ha deciso la Camera di Consiglio, informa il Parquet di Bruxelles dopo l’udienza di stamani. «Nell’ambito di un’indagine su larga scala condotta dalla Procura federale e dalla Polizia federale relativa a presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro - riporta una nota diffusa dalla Procura federale di Bruxelles - una persona si è presentata questa mattina davanti alla camera di consiglio del Tribunale di primo grado di Bruxelles nell’ambito di un’indagine su larga scala condotta dalla Procura federale e dalla Polizia federale relativa a presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro. Con ordinanza emessa questa mattina, la camera di consiglio ha prorogato di un mese la carcerazione preventiva di E.K.». 

 

 

Fin dall’inizio, il Parquet non ha mai confermato ufficialmente i nomi degli arrestati, né la loro nazionalità. «Se, entro 24 ore, viene proposto ricorso, l’interessata comparirà entro quindici giorni dinanzi alla camera d’accusa presso la Corte d’appello di Bruxelles. Nell’interesse delle indagini, al momento non verranno fornite ulteriori informazioni. La stampa sarà informata di eventuali nuovi sviluppi tramite comunicato stampa», il resto della nota della Procura sul caso Kaili, il cui legale aveva professato la totale estraneità dai fatti.

 

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