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Cina imbufalita per il viaggio di Zelensky a Washington: allontana la pace con la Russia

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La visita del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a Washington - la prima missione all’estero del leader di Kiev dall’inizio della guerra con la Russia - mira a raccogliere ulteriori aiuti militari e assottiglia le prospettive di pace. Lo scrive il Global Times, il tabloid pubblicato dal Quotidiano del Popolo, l’organo di stampa del Partito comunista cinese. «Secondo gli analisti», scrive la testata, «poiché le ostilità in alcune aree potrebbero diventare più intense, la prospettiva di porre fine allo scontro e raggiungere una soluzione pacifica si assottiglia». «Zelensky riceverà più sostegno militare dagli Stati Uniti, il che aumenterà la sua fiducia nell’affrontare la Russia, complicando i negoziati di pace», sostiene Cui Heng, assistente ricercatore del Center for Russian Studies dell’East China Normal University. L’esperto citato dal Global Times fa, infine, notare che «senza speranza di negoziare, la Russia potrebbe dichiarare guerra per mobilitare più risorse sul campo di battaglia».

 

 

Per motivi di sicurezza, l’entourage del presidente ucraino non aveva avvertito alcuni alti rappresentanti dell’amministrazione dell’imminente viaggio in Usa. Anche l’ambasciata ucraina a Washington era stata tenuta all’oscuro del piano. Lo riporta la Cnn, che cinta fonti vicine al presidente ucraino. Il programma della visita è stato studiato per «non compromettere la situazione militare dell’Ucraina». Il viaggio è stato deciso dopo che Zelensky ha avuto rassicurazioni sull’invio da parte di Washington di nuovi aiuti militari, a cominciare dal sistema difensivo missilistico Patriot.

 

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