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L'Ucraina sbotta con Kissinger: "Non ha capito niente". La proposta sui negoziati respinta al mittente

L'Ucraina respinge le analisi e le proposte sulla guerra di Henry Kissinger, già segretario di Stato degli Stati Uniti con Richard Nixon e Gerald Ford. Le autorità ucraine non hanno gradito le recenti dichiarazioni del politico e diplomatico 99enne che viene accusato, "dopo dieci mesi di guerra", di "non aver capito niente". Per il consigliere della presidenza ucraina, Mikhailo Podoliak, Kissinger "non ha compreso la natura di questa guerra né il suo impatto sull’ordine mondiale".

 

  

L’ex segretario di Stato, afferma Podoliak, "propone una ricetta semplice: placare l’aggressore sacrificando parte del territorio dell’Ucraina in cambio di garanzie di non aggressione contro altri stati dell’Europa orientale". In tal senso, ha sottolineato, "tutti coloro che sostengono ’soluzioni semplici' devono ricordare l’ovvio: qualsiasi accordo con il diavolo, una cattiva pace a spese dei territori ucraini, sarà una vittoria per Putin e una ricetta per il successo per gli autocrati di tutto il mondo". "Ciò non farà che aumentare l’appetito della Russia, alimentare in modo significativo la sua aggressività, moltiplicare i nuovi conflitti nel mondo, trasformare i missili in uno strumento di relazioni internazionali e portare ad un’era di instabilità con una nuova corsa all’atomica da parte di stati non nucleari". 

 

Kissinger si è attirato le ire di Kiev per aver indicato in una tregua e un eventuale futuro referendum in Crimea la possibile via di uscita dal conflitto e una garanzia per evitarne uno più ampio, suggerendo un ritiro della Russia sulla linea del 24 febbraio, prima di dare il via a negoziati sui territori occupati. Una proposta contenuta in un intervento su The Spectator in cui Kissinger affermava che la Russia di Vladimir Putin non rinuncerebbe mai al territorio che occupa da “quasi dieci anni, compresa la Crimea. Quel territorio potrebbe essere oggetto di un negoziato dopo un cessate il fuoco”.