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Parlamento Ue, arrestata la vice-presidente Eva Kaili: accuse di corruzione dal Qatar
Terremoto in Europa. La vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili è stata arrestata per una sospetta corruzione con soldi arrivati dal Qatar. A riferire la notizia è il quotidiano belga Le Soir, che spiega come l'abitazione della rappresentante socialdemocratica greca sia stata perquisita e che anche il compagno sia indagato per corruzione.
Il partito socialista greco, Pasok, ha espulso l’eurodeputata: “A seguito degli ultimi sviluppi e delle indagini delle autorità belghe sulla corruzione di funzionari europei, l’eurodeputata Eva Kaili viene espulsa dal Pasok - Movimento per il cambiamento per decisione del presidente Nikos Androulakis”. L'unico modo per arrestare un parlamentare protetto dall'immunità è coglierlo in flagrante.
Il 1 novembre, su Twitter, è stato riportato che Kaili ha incontrato il ministro del Lavoro del Qatar, Al Marri. L’eurodeputata era inoltre intervenuta il 21 novembre nella plenaria a Strasburgo, nel dibattito sulla ‘Situazione dei diritti umani nel contesto della Coppa del Mondo Fifa in Qatar’, con parole positive nei confronti del paese del Golfo: “Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova, in realtà, di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo. Il Qatar è all’avanguardia nei diritti dei lavoratori, si sono aperti al mondo. Tuttavia, alcuni qui stanno chiedendo di discriminarli. Maltrattano e accusano di corruzione chiunque parli con loro. Ma comunque, prendono il loro gas. E hanno le loro aziende che guadagnano miliardi lì”.