Zero trasparenza
Vaccini, l'ad di Pfizer Bourla rifiuta di parlare al Parlamento Ue. È la seconda volta
Per la seconda volta Albert Bourla, numero uno di Pfizer, rifiuta di essere sentito dal Parlamento europeo in merito ai vaccini anti-Covid. Il ceo del colosso farmaceutico americano non intende comparire di fronte alla commissione d’inchiesta sulla pandemia. A renderlo noto è la presidente della commissione stessa, l’europarlamentare di S&d Kathleen Van Brempt. "Il 28 novembre la commissione Covi ha esteso un secondo invito al ceo di Pfizer, Albert Bourla, per chiarire le negoziazioni del contratto sui vaccini tra la Commissione europea e Pfizer. Venerdì scorso il dottor Bourla ha rifiutato l’invito", spiega. "In qualità di presidente della commissione, sono profondamente dispiaciuta per il rifiuto del dottor Bourla. L’Ue ha speso molte risorse pubbliche per la produzione e l’acquisto di vaccini. Il Parlamento ha il diritto di ottenere piena trasparenza sulle modalità di queste spese e sui negoziati preliminari che le conducono".
Bisogna ricordare che dopo il primo rifiuto mandò un alto funzionario di Pfizer al suo posto, il quale ammise che l'azienda farmaceutica non aveva testato il vaccino contro i contagi prima di metterlo in commercio. "Il fallimento sia della Commissione europea che della Pfizer nell’affrontare la mancanza di trasparenza mostra un disprezzo per il ruolo del Parlamento europeo e getta un’ombra inutile sul successo della strategia europea sui vaccini. La trasparenza è essenziale per garantire la fiducia dei nostri cittadini nelle Istituzioni europee ed è fondamentale per rafforzare la resilienza dell’Unione europea. La nostra commissione continuerà a sollevare questa preoccupazione e ad adottare le misure necessarie per garantire la piena trasparenza nei confronti del pubblico", insiste l’eurodeputata socialista.
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Su tutte le furie anche Fulvio Martusciello, capo delegazione di Forza Italia in Parlamento europeo, che ritiene "la decisione di Bourla tanto più grave dopo l’ammissione della portavoce dell’azienda sul mancato test di efficacia dei vaccini contro i contagi, e mentre è in corso una indagine del Parlamento europeo sull’acquisto dei vaccini, acquistati a trattativa privata con lo stesso Bourla. Il ceo di Pfizer - prosegue l’esponente azzurro - deve rispettare il Parlamento europeo, espressione di 500 milioni di cittadini comunitari, e venire a testimoniare davanti ai deputati. Non ci sono esenzioni e non c’è un regime di diritto speciale per le multinazionali. Ci aspettiamo una risposta adeguata da parte della Commissione europea e dello stesso Parlamento di fronte a questo atto di arroganza".