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Guerra in Ucraina, Bettini indossa i panni del filo-putiniano: Nato ai confini, minaccia alla Russia

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Goffredo Bettini, esponente di spicco del Pd, ha parlato della guerra in Ucraina in una intervista al settimanale ‘The Post Internazionale’, usando toni critici nei confronti della Nato e dell’atteggiamento tenuto con la Russia: “La guerra si evita se si determina un equilibrio soddisfacente per tutti. Durante la Guerra Fredda fu l’equilibrio del terrore, che produsse conflitti nei teatri periferici del mondo, oggi abbiamo il compito di aiutare, anche con gli armamenti, la risposta dell’Ucraina a un attacco da parte della Russia violento, improvviso e ingiustificato. Se qualcuno ti dà un cazzotto, ti viene spontaneamente la voglia di intervenire per dare forza al più debole e all’offeso”.

 

 

“Ma - sottolinea Bettini - occorre comprendere i compromessi e le vie diplomatiche per trovare un nuovo equilibrio. Dopo il crollo dell’Urss la Russia è stata marginalizzata, declassata, non aiutata. Ma la Russia è un impero. Le umiliazioni hanno prodotto un moto di orgoglio nazionale, di cui Putin ha approfittato. Ricordo anche che arrivare con la Nato fino ai confini di quel grande Paese è stato percepito come una minaccia”. “Cosa sarebbe accaduto nel passato - domanda il dem - se il Messico fosse entrato nel Patto di Varsavia? Difendere l’Ucraina significa anche capire l’insieme delle ragioni che hanno portato a queste situazioni”.

 

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