dietrofront
Missili sulla Polonia, il presidente Duda chiude il caso: "Di cosa si è trattato"
Il caso, forse, è chiuso. "Non vi è alcuna indicazione che si tratti di un attacco intenzionale alla Polonia". A dirlo è il presidente polacco Andrej Duda: "Molto probabilmente, si è trattato di un razzo S-300 di fabbricazione russa. Al momento non abbiamo prove che si trattasse di un missile lanciato dalla parte russa. Ci sono molte indicazioni che si sia trattato di un missile di difesa aerea, che purtroppo è caduto sul territorio polacco", ha aggiunto. "Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato", ha precisato il capo di Stato polacco ribadendo che "non abbiamo prove circostanziali che ci permettano di concludere che si sia trattato di un attacco alla Polonia".
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Intanto all’indomani dell’incidente in Polonia che ha portato alla morte di due persone e che ha fatto innalzare l'allarme di un imminente conflitto mondiale, la Germania ha offerto collaborazione al governo di Varsavia per il pattugliamento del suo spazio aereo con le forze della Bundeswehr. Lo ha detto un portavoce del ministero della Difesa tedesco. La Germania ha offerto di pattugliare l’area "con gli Eurofighter tedeschi": "Può accadere da domani, se la Polonia lo desidera", ha detto il portavoce.
La vicenda è piombata sul G20 di Bali. "Ieri è stato un giorno terribile per l’Ucraina e per il popolo ucraino. Più di 85 missili sono caduti su obiettivi, infrastrutture civili. La Russia ha raddoppiato l’offensiva aerea. In questo contesto, ci sono stati questi due missili caduti sul suolo polacco. Rimarrò estremamente cauto. A oggi non possiamo attribuire una responsabilità di questo. Dobbiamo rimanere molto prudenti", ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando al termine del summit indonesiano.