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Guerra in Ucraina, Vladimir Putin accusa l'Occidente

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Muro contro muro sulla guerra in Ucraina. Il capo del Cremlino non le manda a dire e attacca esplicitamente l'Occidente smascherando i tentativi di indebolire Mosca. La Russia «ha prontamente e fermamente posto una barriera ai tentativi di influenzare la propria sovranità di Stato». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, ribadendo le accuse all’Occidente di mirare «a indebolire la Russia e minarne la sovranità». Lo riporta l’agenzia Tass. «I tentativi di alcuni Stati di riscrivere, riplasmare la storia del mondo, stanno diventando sempre più aggressivi. E, in linea di massima, hanno un obiettivo evidente per quanto riguarda la nostra società: dividere, privare di orientamento, indebolire - in ultima analisi - la Russia, influenzare la sua sovranità», cioè «scuoterne la sovranità». È quanto ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

 

 

 

Poi l'accusa esplicita all'Ucraina di non voler negoziare in vista della pace nell'area del conflitto. «La Federazione russa continuerà a perseguire i suoi obiettivi nell’operazione militare in Ucraina perché Kiev non vuole negoziare». Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, parlando alla stampa. Rispetto all’appello del presidente francese, Emmanuel Macron, che al suo omologo cinese, Xi Jinping, ha chiesto di intervenire per far tornare Putin «al tavolo dei negoziati», Peskov si è limitato a commentare: «Non vediamo nessun tavolo negoziale».

 

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