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Midterm, Trump suona la carica esi prepara al 2024: "Salviamo il sogno americano"

"Se volete fermare la distruzione del nostro Paese e salvare il sogno americano, martedì votate repubblicano con una gigantesca onda rossa". In vista delle elezioni di Midterm dell'8 novembre, Donald Trump spinge sull'acceleratore dal palco della Pennsylvania e chiede alle migliaia di sostenitori di regalargli un'onda Gop, tornando poi ad alludere a una probabile sua ricandidatura alla Casa Bianca per il 2024 e ribadendo - falsamente -di avere perso le elezioni del 2020 solo perché i democratici hanno a suo dire compiuto brogli. "Tutti, ve lo prometto, in un futuro molto molto molto molto prossimo, sarete felici", ha detto il tycoon riferendosi alla concreta possibilità di una nuova candidatura, "ma prima dobbiamo ottenere una vittoria storica per i repubblicani l'8 novembre".

A meno di 48 ore dall'Election day, sono circa 39 milioni i cittadini statunitensi che hanno già votato con l'early voting, ma repubblicani e democratici hanno dispiegato i loro pezzi grossi per lo sprint finale. La Pennsylvania, Stato chiave da cui potrebbero dipendere le sorti del controllo del Senato Usa, sabato è stata teatro, oltre che del comizio di Trump, dell'intervento congiunto di Joe Biden e Barack Obama, insieme sul palco per la prima volta dall'insediamento di Biden per motivare i sostenitori con discorsi di speranza e sulla democrazia. "Tenere il muso e deprimersi non è un'opzione", "martedì facciamo in modo che il nostro Paese non torni indietro di 50 anni", ha detto Obama dal palco di Filadelfia, ricordando generazioni di americani morti per la democrazia: "Non si può dare per scontata", ha dichiarato. E l'appello per la democrazia è stato fatto suo anche da Biden: "Dobbiamo riaffermare i valori che da tempo ci definiscono", ha detto. In un altro comizio a Pittsburgh, Obama aveva affermato che le divisioni stanno creando un "clima pericoloso" nella politica Usa.

  

Biden e Trump saranno a eventi elettorali anche nelle prossime ore: Biden nei sobborghi di New York, città dove sabato è sceso in campo anche l'ex presidente Bill Clinton, e Trump in Florida. Gli spostamenti di Trump nel fine settimana rientrano in un blitz finale che lo porterà anche in Ohio: la speranza, per il magnate, è che una forte affermazione del partito repubblicano martedì possa generare slancio per la corsa al 2024 che lui dovrebbe lanciare nei giorni o nelle settimane successive alla chiusura dei seggi.

Il 2024 ce l'ha ben in mente Trump e parlando in Pennsylvania si è scagliato contro il rivale repubblicano Ron DeSantis, governatore della Florida, che è considerato il più formidabile ipotetico suo sfidante se dovesse scendere in pista per le prossime presidenziali. Il tycoon lo ha definito "bigotto" con un gioco di parole: lo ha chiamato infatti "Ron DeSanctimonious", e 'sanctimonious' significa appunto 'bigotto'. È una rivalità che serpeggia da oltre un anno quella con DeSantis, che ha intrapreso azioni sempre più concrete per spingere il suo profilo a livello razionale, costruendo una fitta rete di finanziamenti. E Trump ha scelto di non invitarlo al comizio che fra qualche ora terrà proprio in Florida, a Miami.

La storia suggerisce che i democratici, da partito al potere, subiranno perdite significative alle elezioni di metà mandato. Tutti i 435 seggi della Camera e i 35 del Senato sono in palio nelle elezioni di Midterm e la perdita di entrambe le camere azzopperebbe la presidenza di Biden.