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Ucraina, Putin prepara la mobilitazione segreta: "Teme rivolte di piazza"

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Il presidente russo Vladimir Putin lavora a una "mobilitazione segreta" per ripopolare l'esercito russo. Secondo l’Istituto americano per lo studio della guerra (Isw), think tank  fondato nel 2007 da Kimberly Kagan, la cosiddetta "mobilitazione parziale" ordinata dal leader del Cremlino il 21 settembre scorso non avrebbe creato forze militare sufficienti da schierare in Ucraina.  I russi hanno diversi problemi sul campo. I 300mila riservisti di cui si è parlato servono a "riavviare l'offensiva di Donetsk, ma probabilmente non riusciranno a ottenere guadagni significativi dal punto di vista operativo". Lo Stato Maggiore ucraino ha riferito che le forze russe stanno attualmente concentrando le operazioni offensive in direzione di Bakhmut, Avdiivka e dell'Oblast occidentale di Donetsk. Uno sforzo decisivo per Mosca, dal momento che uno degli obiettivi di Putin è di annunciare la "liberazione" definitiva del Donbas "anche se tali conquiste non darebbero alla Russia il controllo dell'intera regione".

 

In altre regioni domina il Gruppo Wagner, ma l'uso degli eserciti privati non compensa del tutto il deficit di uomini. Così "Putin sta probabilmente creando le condizioni per continuare la mobilitazione segreta, il che suggerisce che la mobilitazione parziale non ha generato forze sufficienti per gli obiettivi massimalisti di Putin in Ucraina" si legge nel report di Isw. "Putin ha annunciato il 4 novembre che le forze russe hanno mobilitato 318.000 uomini dei 300.000 autorizzati grazie al reclutamento di volontari durante il periodo di mobilitazione. Putin ha aggiunto che la Russia ha già impegnato 49.000 uomini in missioni di combattimento. Le affermazioni di Putin su una mobilitazione riuscita e completata non sono coerenti con il suo decreto del 4 novembre che consente ai funzionari russi di mobilitare i cittadini con condanne pendenti per alcuni reati gravi", ricorda il reprot.

 

Il Cremlino ha anche esteso lo status di militari agli uomini che prestano servizio nelle formazioni volontarie. "Tali decreti indicano probabilmente che Putin si sta preparando a continuare la mobilitazione segreta in Russia, cercando di incentivare il servizio volontario o ponendo le condizioni per mobilitare i detenuti, dato che al 4 novembre non ha ancora firmato un ordine che ponga fine alla mobilitazione". Tuttavia questo può indicare anche che Putin "sta cercando di prevenire le tensioni sociali ponendo le condizioni per mobilitare i detenuti invece dei civili civili".

 

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