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Da "viva Putin" a "Putin testa di..." Dietrofront del ristoratore parigino che ha cacciato le clienti ucraine

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Il video ha iniziato a girare sui social e ha indignato molti ucraini e non solo. Due donne, rifugiate in Francia a causa della guerra nel loro Paese, entrano in un ristorante di Parigi, il Cosy Montparnasse, e vengono accolte in malo modo dal gestore che ripete "Viva Putin".  Il caso scatena il web con utenti ucraini che hanno protestato a suon di recensioni per affossare sui siti specializzati il locale, mentre dal canto loro altri utenti russi hanno fatto altrettanto per farlo risalire in classifica. 

 

In un video rilanciato dall'account Twitter ucraino ТРУХА, poi, va in scena la retromarcia del ristoratore il quale riceve la visita di un videomaker piuttosto incalzante che prima lo induce a dire che Putin è una "testa di c***o", chiedendogli di ripete un insulto in ucraino, e poi riprende le sue scuse alla popolazione ucraina. 

 

Larissa e sua figlia Melisa, questo il nome delle due rifugiate ucraine, avevano ripreso la scena con il telefonino e l'avevano inviata al vicepresidente dell’Unione degli ucraini di Francia, Kogutyak Volodymyr, che ha diffuso il video sui social media. Secondo la loro versione, riporta il Corriere, avrebbero chiesto alla cameriera i prezzi delle consumazioni, spiegano di essere rifugiate ucraine e di non avere molti soldi.  A quel punto il gestore è intervenuto cacciando le donne esclamando "Viva Putin". Il ristoratore parlando con la rete tv Bfm ha detto che invece le due donne avrebbero usato le toilette e poi esitato prima di scegliere la consumazione, che nel locale è obbligatoria. Da qui la sua reazione. Poi il dietrofront davanti allo smartphone dell'attivista ucraina. 

 

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