Kherson, "evacuazione in corso". Il messaggio di Kiev: cosa sta succedendo con i russi
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La Russia ha iniziato il processo di evacuazione delle istituzioni "statali" dalla regione di Kherson per trasferirle in Crimea. A riferirlo mentre la pioggia di fuoco dei droni kamikaze incendia Kiev è lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine. "Gli occupanti stanno intensificando le misure di filtraggio nella regione di Kherson e hanno avviato il processo di evacuazione delle cosiddette istituzioni statali. Secondo le informazioni disponibili, dipendenti e proprietà di banche e di un fondo pensione vengono portati da Kherson nel territorio temporaneamente occupato della Crimea", recita il comunicato.
La battaglia per mantenere il controllo nel Donbass diventa per i russi sempre più dura. Tre giorni fa per la prima volta le autorità filorusse della regione occupata dell'Ucraina meridionale avevano chiesto aiuto a Mosca proprio per l'evacuazione dei civili. E forse con la lucida consapevolezza che la resa dei conti sul principale fronte del conflitto sia vicina è arrivato l'ok dalla Russia. Nel frattempo nel resto dell'Ucraina le truppe di Putin bombardano come Kiev e Leopoli, sperando di rallentare la controffensiva nemica. La città di Kherson è quasi circondata. "La battaglia per Kherson diventerà uno spartiacque" scrive l'Avvenire. "Chi controlla Kherson e i porti in acque profonde del Mare d’Azov domina poi la Crimea e regna sul Mar Nero, via d’accesso al Mediterraneo, obiettivo russo imprescindibile fin dai tempi di Pietro il Grande, perché da qui il Paese ha un’autostrada spalancata sull’«oceano mondiale», indiano e atlantico".