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Aiuti Nato all'Ucraina, Stoltenberg: "La difesa aerea è la priorità"

Gli Stati Uniti e i paesi occidentali continueranno a sostenere le capacità difensive dell'Ucraina "oggi e per il lungo periodo". L'annuncio è arrivato dal segretario Usa alla Difesa, Lloyd James Austin III, in occasione della riunione del Gruppo di contatto Nato per l'Ucraina a Bruxelles. Austin ha specificato che "l'impegno" degli Stati Uniti nel sostegno militare a Kiev prosegue ed è orientato a fornire all'Ucraina i sistemi di difesa antiaerea "il prima possibile". Il pacchetto di assistenza già previsto dagli Usa "da 1,1 miliardi di dollari" include "18 Himars aggiuntivi e relative munizioni, oltre a centinaia di veicoli, dozzine di radar, molti sistemi anti-aerei senza pilota", ha spiegato Austin, aggiungendo che il presidente americano Joe Biden ha approvato poi un pacchetto di aiuti militari che include "altri quattro Himars, altri 16 obici M777, altri 75.000 proiettili da 155 millimetri e altri armamenti". Sulla possibile minaccia nucleare da parte di Mosca, Austin ha assicurato che gli Usa monitorano la situazione "24 ore su 24", aggiungendo però che, al momento, "non ci sono segnali" in questo senso.

La priorità per Kiev resta, dunque, quella della difesa anti-aerea, come sottolineato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha aggiunto di aspettarsi che gli alleati accettino di "rivedere le linee guida per gli stock" degli armamenti, dato che le risorse Nato si sono "ridotte" con l'invio di armi all'Ucraina. Anche Stoltenberg ha confermato che, per ora, non si sono "registrati cambiamenti nella politica nucleare della Russia", ma la situazione continua ad essere "monitorata da vicino".

Intanto proseguono le indagini da parte di Mosca relativamente all'attentato sul ponte di Crimea. Il Servizio di sicurezza federale russo ha identificato 12 persone che hanno avuto un ruolo nell'attacco al ponte. Di queste, 8 sono state arrestate. Si tratta, ha fatto sapere il Servizio di sicurezza russo, di "cinque cittadini russi e tre ucraini e armeni". L'attentato al ponte di Crimea ha provocato la dura reazione russa che lunedì ha attaccato Kiev e altre città ucraine causando 19 morti e danni ad infrastrutture critiche. Nelle ore successive i bombardamenti delle truppe russe si sono ridotti, ma hanno continuato a colpire obiettivi civili. E' il caso dell'attacco che ha colpito il mercato centrale di Avdiivka nel Donetsk, uccidendo almeno sette persone e ferendone altre otto.

Resta poi sempre instabile la situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. L'impianto è rimasto nuovamente senza elettricità per diverse ore a causa dei bombardamenti nella regione, come spiegato da Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per il nucleare (Aiea). Grossi ha sottolineato come la situazione a Zaporizhzhia resti "precaria" ed è assolutamente necessaria la creazione di una "zona di sicurezza" intorno alla centrale.

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