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Ucraina Russia, ultime notizie sulla guerra: bombe a Kharkiv e rogo sul ponte di Crimea

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Prosegue l'avanzata ucraina nei territori attualmente in mano alle forze armate russe. La Russia dal canto suo non ferma gli attacchi missilistici mentre il presidente Usa Joe Biden evoca Un "Armageddon", un rischio che non si correva "dai tempi della crisi dei missili cubani", perché Vladimir Putin "non scherza quando parla dell'uso di armi nucleari tattiche o armi biologiche o chimiche".

Nuovo attacco alla centrale di Zaporizhzhia
Intanto la guerra non si ferma. Nella notte a seguito di un bombardamento russo la centrale nucleare di Zaporizhzhia è rimasta completamente senza energia elettrica. "A causa di un altro bombardamento da parte delle truppe russe, l'ultima linea di comunicazione con il sistema di alimentazione a 750 kV della centrale nucleare di Dniprovska è stata danneggiata e disconnessa. Di conseguenza, la centrale nucleare di Zaporizhzia è rimasta completamente senza energia elettrica - viene spiegato da Energoatom - i generatori diesel sono stati accesi automaticamente. Le riserve di carburante per il lavoro in questa modalità saranno sufficienti per 10 giorni", aggiunge la nota.

Bombe su Kharkiv
Il centro di Kharkiv invece è stato colpito da missili russi. Una serie di esplosioni ha scosso la città, nell'Ucraina orientale, con imponenti pennacchi di fumo illuminato nel cielo e innescando una serie di esplosioni secondarie. Le esplosioni sono arrivate subito dopo la mezzanotte quando la Russia ha concentrato gli attacchi nelle aree che ha annesso. Nel frattempo, il bilancio delle vittime dei precedenti attacchi missilistici contro condomini nella città meridionale di Zaporizhzhia è salito a 14. Non è immediatamente chiaro cosa abbia causato le esplosioni di Kharkiv o cosa sia stato colpito.

Crolla un tratto dell’unico ponte tra Russia e Crimea
Un serbatoio di carburante ha preso fuoco sul ponte di Crimea, il traffico è stato interrotto. Lo riporta Ria Novosti citando Oleg Kryuchkov, consigliere del capo della Crimea. "Sono in corso i lavori di emergenza. Le cause dell'incidente sono in corso di definizione", hanno spiegato le ferrovie locali.

Resta alto pure il pericolo di un attacco nucleare. Le parole pronunciate da Joe Biden sull'Armageddon nucleare allarmano ulteriormente il mondo intero, già in apprensione per il conflitto in Ucraina. Frasi apocalittiche che la Casa Bianca prova ad ammorbidire nella serata di ieri. Secondo la portavoce Karine Jean-Pierre, Biden avrebbe espresso una "preoccupazione", ma non c'è una minaccia "imminente" e non ci sono "indicazioni" relativamente al fatto che Mosca stia per fare uso di armi nucleari. Secondo gli Usa, comunque, la minaccia di Putin resta "irresponsabile" e il Cremlino è l'unico soggetto in campo che può avviare una de-escalation. Dall'Europa, i leader riuniti a Praga si dicono consci della gravità della situazione. Se il presidente francese Emmanuel Macron invita tutti a usare "prudenza" nelle dichiarazioni, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel sottolinea che in ogni caso l'Ue non si farà "intimidire" dalle minacce di Mosca, che però vanno prese "seriamente".

La Russia, tramite il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, respinge al mittente le accuse. Per Mosca sono "gli Stati Uniti" e i loro "vassalli" a voler "intimidire la comunità internazionale" affermando che la Russia sarebbe pronta a un attacco nucleare. Fra i destinatari degli strali di Lavrov c'è in prima persona Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev però ha una visione opposta della situazione.

 

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