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Clamoroso sul Wall Street Journal: il maggior donatore di armi all'Ucraina? E' la Russia di Putin

L'effetto delle ritirate frettolose dei militari di Mosca: lasciano sul campo tonnellate di armamenti

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Altro che Stati Uniti, Gran Bretagna o Unione Europea. La maggior parte di armi attualmente in mano agli ucraini - e grazie alle quali i soldati di Zelensky stanno riconquistando importanti fette di territorio - arriva da un altro Paese: la Russia di Vladimir Putin.

Sembra incredibile, ma è la normalissima conseguenza di quanto accade sul fronte. Gli ucraini avanzano e i soldati russi rischiano di finire accerchiati. Così fuggono in massa e in tutta fretta. Lasciando sul campo gran parte delle loro attrezzature e armi. Che finiscono nelle mani del "nemico".

A riferirlo è un articolo del "Wall Street Journal": "È la Russia, e non gli Stati Uniti o altri Paesi alleati, il principale 'fornitore' di armi pesanti all'Ucraina grazie alle centinaia di carri armati, obici e veicoli blindati caduti nelle mani di Kiev nel corso delle sue offensive contro le forze di Mosca". Questo quanto dichiarato da alcuni analisti di intelligence. In termini numerici, secondo gli analisti, Mosca ha quindi superato di gran lunga gli Usa e gli altri alleati nella fornitura di armi, anche se quelle inviate dall'Occidente sono "più avanzate e precise" di quelle russe. Secondo le stime raccolte dal Wall Street Journal finora l'Ucraina ha catturato almeno 460 carri armati russi, 92 obici, 448 veicoli da combattimento di fanteria, 195 veicoli da combattimento blindati e 44 sistemi missilistici a lancio multiplo.

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