ceceni e mercenari
Russia, complotto al Cremlino: i falchi dell'atomica vogliono rovesciare Shoigu
I falchi spingono Vladimir Putin verso l'uso dell'atomica e ordiscono per prendere il posto più alto del comando militare russo, quello del ministro della Difesa Sergej Shojgu. Le armi tattiche nucleari rappresenterebbero un punto di non ritorno nella guerra in Ucraina perché metterebbero la Nato nella posizione di dover decidere un intervento diretto nel conflitto. Lo sponsor più "rumoroso" dell'escalation è il leader ceceno Ramzan Kadyrov che, dopo la ritirata russa da Lyman, ha puntato il dito contro i vertici militari russi, consigliando a Putin l'uso di armi nucleari localizzate.
L'altro falco è Evgenij Prigozhin, capo e fondatore della famigerata Brigata mercenaria Wagner. L'asse con il ceceno è saldo: "Ben detto Ramzan. Inviate tutta questa immondizia a piedi nudi direttamente al fronte", ha scritto a Kadyrov come riporta Repubblica che cita le parole di Andrej Pertsev, analista russo.
Secondo l'esperto "con ottime fonti al Cremlino" Prigozhin e Kadyrov starebbero complottando per rovesciare il ministro della Difesa. I loro eserciti privati - i ceceno e Wagner - "si stanno rivelando decisivi sul terreno" e lo Zar si fida ciecamente dei due. Ma tra quelli che vogliono fare la festa a Shoigu ci sono anche l'ex guardia del corpo e attuale governatore di Tula, Aleksej Djumin, e l'ex governatore di Jaroslav e assistente del presidente, Dimitrij Mironov.
Intanto l'andamento della guerra con la forte controffensiva ucraina che spinge via i russi non può più essere nascosto. Ha fatto discutere nelle scorse ore la mappa che mostra il ritiro russo da Kherson apparsa alle spalle del generale Igor Konashenkov nel briefing giornaliero presso il ministero della Difesa. Nella riunione non ha fatto cenno delle perdite, ma a tutti è apparso chiaro sulla mappa.