Commissione europea, all'Italia arrivano 21 miliardi
La Commissione Europea ha dato parere positivo all’esborso della seconda tranche dei finanziamenti della Recovery and Resiliience Facility destinati all’Italia, per un totale di 21 miliardi di euro. Lo annuncia la portavoce dell’esecutivo Ue per l’Economia, Veerle Nuyts, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. La valutazione preliminare positiva ora passerà al vaglio del comitato economico e finanziario del Consiglio, che ha 4 settimane per esprimersi.
L’Italia ha presentato la richiesta di esborso lo scorso 28 giugno, sulla base del completamento di 45 "milestones" e obiettivi, che riguardano i dipendenti pubblici, nell’ambito della più ampia riforma della pubblica amministrazione, gli appalti pubblici, l’insegnamento, il fisco e la sanità territoriale. La richiesta di esborso è connessa a investimenti nella banda larga e nel 5G, la ricerca e l’innovazione, il turismo e la cultura, l’idrogeno, la rigenerazione urbana e la digitalizzazione nelle scuole. È compreso anche un investimento a sostegno della riforma della giustizia e per ridurre il lavoro in arretrato.
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Per la Commissione, le autorità italiane hanno fornito prove «dettagliate e ampie» di aver completato le 45 tappe e obiettivi previsti. Il Pnrr italiano è finanziato in tutto con 191,6 miliardi di euro, dei quali 69 miliardi sono trasferimenti e 122,6 miliardi di prestiti a tassi molto convenienti (ma l’accordo di finanziamento non è pubblico). Il 13%, 9 miliardi di trasferimenti e 15,9 miliardi di prestiti, è stato versato come prefinanziamento il 13 agosto 2021; la prima rata da 21 miliardi è stata pagata il 13 aprile 2022. Gli esborsi del Pnrr sono condizionati al completamento di obiettivi e tappe riguardanti investimenti e riforme delineati nel piano di ripresa e resilienza.