"Colpo di Stato in Cina, arrestato Xi Jinping". Voci di golpe ma è una bufala
La notizia di un presunto colpo di Stato in Cina, con il presidente Xi Jinping agli arresti domiciliari, spopola sui social media. Su Twitter l’hashtag #Xi e #ChinaCoup sono di tendenza ma dal governo di Pechino non arriva alcuna conferma e sui media cinesi la notizia non compare. Per molti siti Internet si tratterebbe di notizie infondate che fanno parte di una cospirazione anti Xi. Secondo migliaia di utenti sui social, non confermati, l’organizzazione del golpe da parte dell’Esercito popolare di liberazione cinese sarebbe iniziata mentre Xi si trovava a Samarcanda, in Uzbekistan, per partecipare al vertice della Sco, l’Organizzazione della cooperazione di Shanghai. E secondo alcune fonti sarebbe in qualche modo collegata alla condanna a morte dell’ex vice ministro della pubblica sicurezza cinese Sun Lijun con l’accusa di corruzione.
Il primo a diffondere la notizia del presunto golpe è stato un account Twitter, New Highland Vision, che conta oltre 20mila follower e che ha scritto che l’ex presidente cinese Hu Jintao e l’ex premier cinese Wen Jiabao avevano convinto Song Ping, l’ex membro del Comitato permanente del Politburo, a prendere il controllo dell'Ufficio della Guardia Centrale di Xi. Saputa la notizia, secondo questa ricostruzione, Xi sarebbe tornato a Pechino da Samarcanda in anticipo e sarebbe stato arrestato all’aeroporto. Newsweek parla di «speculazione» e si rifà a fonti che sostengono che in Cina sia stato condotto un golpe citando il fatto che da ieri nessun volo commerciale abbia sorvolato Pechino. Le fonti garantiscono, seppur non ci siano conferme, che siano stati cancellati anche i collegamenti ferroviari e con gli autobus dalla capitale cinese. Dal sito web dell’aeroporto di Pechino Capitale, prosegue Newsweek, si vede che diversi voli in partenza dalla capitale cinese sono stati cancellati ma molti altri sono ancora in programma o sono già sbarcati. Il Times of India parla di seimila voli nazionali e internazionali cancellati e della sospensione della vendita dei biglietti dei treni ad alta velocità. Secondo altre fonti su Twitter è stato cancellato il 59 per cento dei voli in partenza da Pechino. Newsweek parla anche di un’esercitazione militare che era un programma, ma che è stata annullata.
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Le fonti che sui social sostengono che in Cina ci sia stato un presunto golpe citano anche un video che circola su Twitter e che, secondo quanto recita il post, mostrerebbe una fila lunga 80 chilometri di veicoli militari diretti verso Pechino. È un filmato che risale al 22 settembre ma che, siccome dura meno di un minuto, non permette di accertare se la colonna di veicoli militari sia davvero tanto lunga.
La voce del presunto golpe è stata alimentata anche dal politico indiano Subramanian Swamy, che ha twittato ai suoi 10 milioni di follower: «Nuova voce da verificare: Xi Jingping è agli arresti domiciliari a Pechino? Quando Xi è stato recentemente a Samarcanda, i leader del Partito Comunista Cinese avrebbero dovuto rimuovere Xi dalla carica di responsabile dell’esercito del Partito. Poi sono seguiti gli arresti domiciliari. Così si dice». Ma Drew Thompson, un ex funzionario americano del Dipartimento della Difesa per la Cina, Taiwan e la Mongolia, ha descritto le voci come una «completa falsità». La notizia del golpe è stata respinta anche dall’editorialista Frida Ghitis, ex corrispondente della Cnn, che ha respinto le «brutte voci» che arrivano dalla Cina.