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Guerra in Ucraina, furia Zelensky su Israele: “Immobili e influenzati dalla Russia”

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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha attaccato Israele, dicendosi scioccato per il mancato invio a Kiev di mezzi e armi per difendersi dall’invasione russa. «Israele non ci ha dato nulla, niente, zero. Non capisco perché non possono fornirci risorse antiaeree», ha affermato il leader di Kiev in un’intervista a TV5Monde, facendo riferimento alla «situazione difficile» in cui si trova lo Stato ebraico rispetto alla «Siria, la Russia. Non biasimo i leader ma vedo i fatti. Si nota l’influenza della Russia su Israele». All’inizio dell’invasione russa, Israele ha cercato di presentarsi come un mediatore neutrale, in nome della tutela delle folte comunità ebraiche che vivono in entrambi i Paesi. Tra i motivi di preoccupazione, anche le possibili ripercussioni sul teatro siriano e il coordinamento con la Russia: i caccia dello Stato ebraico compiono regolarmente raid aerei in Siria, avvertendo però Mosca in modo da non incorrere in incidenti con le forze russe presenti sul terreno. 

 

 

La posizione equidistante è andata via via modificandosi con il passare dei mesi, portando lo Stato ebraico ad assumere un atteggiamento più marcato a favore dell’Ucraina, che però ha scatenato la reazione del Cremlino. A luglio, le autorità russe hanno accusato l’Agenzia ebraica di aver violato la legge russa e hanno minacciato di bloccarne tutte le attività nella Federazione. Nonostante abbia inviato aiuti umanitari, Israele ha sempre respinto le richieste di Kiev di mandare armamenti, come sistemi di difesa missilistica. Già in occasione di una telefonata con il premier israeliano Yair Lapid all’inizio di settembre, Zelensky aveva sollecitato «l’adozione di sanzioni contro la Russia e la fornitura di assistenza pratica per contrastare l’aggressione». E ora l’affondo frontale.

 

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