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Guerra in Ucraina: Vladimir Putin introduce pene più severe per i disertori

Sale la tensione tra Russia e Ucraina. Vladimir Putin ha annunciato i referendum per l'annessione dei territori occupati e la mobilitazione parziale dei suoi riservisti. Di fronte alla fuga di molti russi dal suo Paese, però, il capo del Cremlino è stato costretto a correre ai ripari. Per questo sono state inasprite le pene per i disertori. Ma a Putin basterà il giro di vite per richiamare all'ordine i suoi uomini?

Nel dettaglio Putin ha approvato emendamenti al codice penale della Federazione Russa secondo i quali i periodi di mobilitazione e la legge marziale sono riconosciuti come circostanze aggravanti nella commissione dei reati legati al codice militare. Con la nuova legge sono puniti molto più severamente i disertori e i renitenti alla leva per cui è prevista anche la detenzione per un periodo che va dai 5 ai 15 anni. Per la non esecuzione dell’ordine del comandante in tempo di guerra e per il rifiuto di un militare di partecipare alle ostilità, viene stabilita una punizione fino a 3 anni di reclusione e, in caso di gravi conseguenze, fino a 10 anni.

  

 

 

 

 

La consegna volontaria dei militari in assenza di segni di tradimento sarà punita con la reclusione fino a 10 anni. Previsto poi un periodo di detenzione fino a 15 anni per chi dovesse disertare durante la mobilitazione, la legge marziale, in tempo di guerra o in condizioni di conflitto armato o operazioni di combattimento.