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Re Carlo contestato in Galles: "Paghiamo le tue parate". La reazione in mezzo alla folla

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Giada Oricchio
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"Noi non riusciamo a pagare la luce, ma dobbiamo pagare le tue parate. Non sei il mio Re". Pronti, via, Carlo III ha incassato la prima contestazione, ma ha reagito in maniera sorprendente.

Durante la sua prima visita in Galles, si è avvicinato alla folla in segno di ringraziamento per l'affetto dimostrato dopo la morte della madre, la Regina Elisabetta II, l'8 settembre scorso. Carlo stava stringendo le mani dei sudditi quando, da dietro le transenne, un uomo con barba e occhiali da sole l'ha chiamato, lui si è accostato con aria compassionevole e si è sentito urlare in faccia: “Lottiamo per riscaldare le nostre case e dobbiamo pagare per la tua parata. Il contribuente paga 100 milioni di sterline per te. E per cosa? Non in mio nome. Non sei il mio Re. Non sei il mio Re”.

 

Il sovrano ha risposto alla vibrante protesta con un semplice “Oh” e imperturbabile ha continuato a salutare i gallesi di comprovata fedeltà monarchica. In questa circostanza, Carlo III ha dimostrato un aplomb di gran lunga superiore a quello avuto con le birichine penne stilografiche, colpevoli di macchiare le regali mani con l'inchiostro.

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