Omnibus, Dario Fabbri: la Russia socio di minoranza della Cina
"La Russia come socio di minoranza". Dario Fabbri spara a zero sul ruolo che la Russia di Putin si sta ritagliando per sé. I nuovi equilibri geopolitici sono diventati assai evidenti dopo il vertice di Samarcanda, in Uzbekistan, dove Putin ha chiesto sostegno a Pechino ricevendo in cambio solo vaghi impegni alla costituzione di un nuovo ordine mondiale multipolare.
Negli studi di Omnibus su La7 l'analista Dario Fabbri di Domino: "Sul campo in Ucraina la Russia sta vincendo ma strategicamente la guerra la sta perdendo perché si sta sgretolando la sua immagine di grande potenza militare. Gli è rimasta solo l'arma tattica nucleare che comunque non è poco. Ma Putin ha dimostrato di perdere anche nel vertice di Samarcando con Xi Jinping. Dopo aver fallito la guerra lampo in Ucraina, infatti, la Russia è stata costretta a rivolgersi alla Cina. I russi dicono che Taiwan appartiene alla Cina ma i cinesi non hanno fatto lo stesso con la Russia. Non dicono che la Crimea fa parte della Federazione russa. Putin ha chiesto a Xi Jinping: "Ci potete schermare?". La Cina, invece, ha risposto con la vaga formula del mondo multipolare e sta utilizzando la Russia come socio di minoranza. E' un grande errore strategico da parte di Putin. Il confine tra Russia e Cina, infatti, è facilmente vulnerabile. E per la Cina i russi sono abusivi: sono europei che si sono trasferiti in Asia".