Ucraina Russia, il messaggio di Zelensky a Izyum: "Stiamo arrivando". Cosa può succedere in Crimea
Avanza la controffensiva da parte delle truppe ucraine. Tanto che i rappresentanti delle autorità filorusse in Crimea e nel sud dell'Ucraina stanno evacuando con urgenza le loro famiglie verso la Russia, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa ucraino.
il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rivolgendosi ai cittadini della Crimea in occasione della visita alla città liberata di Izium, come riporta Ukrainska Pravda citando Interfax Ucraina. Zelensky ha affermato che la strada per il ritorno all'Ucraina dell'intero territorio occupato sta diventando più chiara e Kiev non può permettersi di fermarsi. "Alla popolazione della Crimea dico: Arriviamo!" Il mio messaggio è che torneremo - annuncia il presidente - Non importa quello che avete sentito in questi otto anni dalla tv di propaganda. Non importa. Noi sappiamo che la verità è dalla nostra parte. Non so quando accadrà. Nessuno lo sa. Verremo perché questa è la nostra terra e la nostra gente".
Una controffensiva quella ucraina la cui strategia, ha rivelato il New York Times, ha iniziato a prendere forma mesi fa durante una serie di intensi colloqui tra funzionari ucraini e Usa sul futuro della guerra. Notizie allarmanti arrivano poi dal confine tra Armenia e Azerbaigian. La tensione tra i due Paesi è tornata altissima, con scambi di accuse reciproche di attacchi e relative violazioni del cessate il fuoco. Una situazione d'emergenza, che ha costretto Putin a prendere parte in videoconferenza al vertice straordinario del del consiglio di sicurezza dell'Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva (Csto).
Intanto dalla Russia è arrivato poi un altro avvertimento, nei confronti di chi ha espresso critiche sulla guerra in Ucraina. Come spiegato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, le osservazioni critiche sono ammesse nel "quadro della legislazione attuale", ma il confine in materia è "molto sottile". Il mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle truppe russe e le conseguenze delle sanzioni imposte a Mosca hanno creato malcontento, anche se secondo Peskov "i russi sostengono il presidente".