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Putin verso la guerra totale, minaccia di colpo di Stato. Il report riservato: "Migliaia di uomini armati"
Vladimir Putin tentato dalla mobilitazione generale, dall'escalation ulteriore con il conflitto in Ucraina che rischia di diventare una "guerra totale", in cui le probabilità di coinvolgere direttamente l'occidente diventano più concrete. I segnali dei falchi vicino al presidente russo vanno in questa direzione. L’ex presidente Dmitry Medvedev "ripete che l’unico obiettivo della Russia è la «capitolazione di Kiev alle nostre condizioni», il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill predica la «grande missione storica globale della Russia e del suo popolo», e la Commissione elettorale informa sul successo dei candidati del regime nelle elezioni locali (dopo l’arresto di decine di contestatori, e falsificazioni totali)", riporta la Stampa.
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La ritirata dei russi dalla zona di Kharkiv per l'avanzata ucraina ha fatto capolino sui qualche talk show e sul web, mentre il membro del Comitato per la sicurezza della Duma Mikhail Sheremet dichiara: "Non riusciremo a ottenere risultati senza una mobilitazione generale". I nazionalisti chiedono la "guerra totale", e la mobilitazione generale, anche perché Mosca sarebbe a corto di soldati per il fallimento della campagna di reclutamento. Volontà di potenza che si scontra con le risorse a disposizione della Russia per rifornire di armi e uomini il fronte, sempre più esigue. A "Mosca girano voci di un licenziamento del ministro della Difesa Sergey Shoigu, una buona candidatura a capro espiatorio per i militari", si legge nell'analisi del quotidiano.
Tra i retroscena del Palazzo che arrivano da Telegram - dal seguitissimo canale General SVR - spunta quello sull'ultimo vertice tra Putin e il Consiglio di sicurezza, chiamato a illustrare un report sul conflitto. Gli esperti hanno sottolineato le "pericolose conseguenze della mobilitazione in questo momento", e tra le "conseguenze a medio termine hanno indicato una guerra civile e il collasso del Paese". Oltre alla possibile e clamorosa perdita di zone che oggi sono Russia a tutti gli effetti - Bryansk, Kursk, Belgorod, Voronezh e Rostov - gli esperti hanno messo in guardia Putin sull'"enorme numero di persone armate che si considereranno tradite dalla leadership del Paese" e che potrebbero scatenare un colpo di stato o la guerra civile.