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Ucraina, missione centrale nucleare Zaporizhzhia. Lavrov: "Prese misure necessarie ma..."

La missione Aiea è arrivata a Zaporizhzhia e spera di restarci con una "presenza permanente". Dopo tanti tira e molla gli esperti guidati dal Direttore generale dell'Agenzia, Rafael Grossi, giungono nella regione dove è ospitata la centrale nucleare più grande d'Europa. La visita vera e propria al sito, che si trova a Energodar a un paio di ore di macchina, è iniziata. Ma le bombe continuano a cadere e la tensione è alle stelle.

Secondo Grossi la missione durerà "alcuni giorni" dopo i quali "avremo un'idea di cosa sta succedendo". L'obiettivo è quello di "prevenire un incidente nucleare" e "preservare" il sito. Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica ribadisce che da Mosca sono arrivate "garanzie esplicite" sul fatto che i 14 esperti siano messi nelle condizioni di fare il loro lavoro.

Sul territorio però ad avere il controllo sono le autorità filorusse locali che mettono alcuni paletti. Prima di tutto gli inviati dell'Aiea dovranno "fare la fila" perché non saranno rilasciati loro pass speciali per raggiungere rapidamente la centrale. In secondo luogo la visita dovrebbe durare solamente 24 ore. "Devono controllare l'impianto in un giorno - scandisce Yevhen Balytskyi, capo filorusso dell'amministrazione regionale - se ci sono degli interventi da effettuare lo faranno nel corso di questo processo".

Intanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla missione: "Stiamo facendo di tutto affinché la centrale sia sicura, che funzioni in sicurezza, e perché la missione dell'Aiea realizzi tutti i suoi piani". L'obiettivo dichiarato dall'Aiea è quello di "ispezionare il funzionamento della centrale", un concetto che per le autorità filorusse di Zaporizhzhia sarebbe però "piuttosto vago".

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