Russia-Ucraina, sei mesi dallo scoppio della guerra. Zelensky alza il tiro: non pace, ma vittoria
Il 24 febbraio sembra lontano un secolo ed in effetti cadono i sei mesi dall’inizio della guerra tra Russia ed Ucraina, conflitto scoppiato a seguito dell’invasione delle truppe di Vladimir Putin. La data coincide con la Giornata dell’indipendenza dell’Ucraina e per tale avvenimento Volodymyr Zelensky ha pubblicato un videomessaggio: «Qual è la fine della guerra per noi? Prima dicevamo: la pace. Ora diciamo: la vittoria».
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Nel frattempo l’intelligence britannica ha affermato che dopo sei mesi dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina, la Russia non ha compiuto progressi significativi. «L’offensiva nel Donbas ha fatto progressi minimi - scrive su Twitter il ministero della Difesa britannico - e la Russia si aspetta un grande contrattacco dall’Ucraina. Operativamente, la Russia sta vivendo una carenza di munizioni, equipaggiamento e personale. Il morale è basso in molte unità militari e le condizioni dell’esercito sono notevolmente peggiorate». «Il potere diplomatico della Russia si è indebolito - prosegue il comunicato - e le sue prospettive economiche a lungo termine sono fosche. Dopo sei mesi, la guerra russa si è rivelata sia costosa che strategicamente dannosa».
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