Zaporizhzhia
Ucraina, razzi sulla centrale di Zaporizhzhia: ansia per il deposito di combustibile nucleare
Si fa sempre più incandescente l’andamento della guerra tra Russia ed Ucraina. Ieri le forze russe hanno nuovamente lanciato razzi contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia e hanno colpito un’area vicina al deposito a secco di combustibile nucleare esaurito. Lo riporta l’operatore nucleare ucraino Energoatom: «Ovviamente, miravano ai contenitori di combustibile nucleare, che sono immagazzinati all’aperto vicino ai siti di bombardamento - si legge nel comunicato della società - 174 contenitori, ognuno dei quali contiene 24 assemblaggi di combustibile nucleare esaurito».
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Un dipendente della centrale è rimasto ferito dalle schegge, riferisce sempre Energoatom, secondo la quale, invece il personal russo «si è nascosto in anticipo nei bunker». «Secondo il rapporto, tre sensori di monitoraggio delle radiazioni attorno al sito sono stati danneggiati a causa di attacchi missilistici nemici. Pertanto, il rilevamento e la risposta tempestive in caso di deterioramento della situazione delle radiazioni o di fuoriuscita di radiazioni dai contenitori di combustibile nucleare esaurito sono attualmente impossibili. Inoltre, circa 800 metri quadrati sono stati danneggiati a causa dei numerosi piccoli frammenti delle esplosioni», il resto della nota di Energoatom.