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Taiwan, la visita di Nancy Pelosi scatena la reazione della Cina. “Caccia in volo”, scoppia la guerra?

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L’eventuale visita di Nancy Pelosi a Taiwan potrebbe innescare un’escalation militare tra Usa e Cina. È il monito che arriva dal Global Times, quotidiano in lingua inglese del partito comunista cinese, affermando che Pechino, nel caso in cui la visita fosse confermata, sarebbe pronta ad inviare i suoi caccia sull’isola per la prima volta dalla fine della guerra civile nel 1949. Un’azione del genere costituirebbe un’enorme escalation rispetto alle centinaia di sortite fatte dai velivoli cinesi nell’area di identificazione della difesa aerea taiwanese negli ultimi anni, ma mai nel suo spazio aereo vero e proprio. In un’eventualità del genere Taipei sarebbe costretta a rispondere facendo alzare in volo i propri caccia in una situazione in cui vi sarebbe sempre il rischio potenziale di un incidente.

 

 

«Ma anche senza incidenti, i cinesi dimostrerebbero di poter sorvolare Taiwan impunemente perché questa non aprirebbe il fuoco», commenta con il Guardian Bonnie S. Glaser, a capo dell’Asia programme del German Marshall Fund. «È un momento molto pericoloso, credo che poche persone effettivamente se ne rendano conto», ha poi aggiunto ricordando che l’ultimo speaker a visitare Taiwan era stato nel 1997 Newt Gingrich. «Credo che i cinesi sentiranno di dover fare di più di quanto fatto nel ’97, Xi Jinping non può mostrarsi debole su questo», ha concluso.

 

 

Ma la risposta del Pentagono non si è fatta attendere. Dagli Usa sono pronti ad utilizzare jet da combattimento, navi e sistemi di sorveglianza, aumentando le forze nell’area dell’indopacifico in caso di visita a Taiwan della speaker della Camera Pelosi. Lo riferisce l’Associated Press citando funzionari della difesa che stanno allestendo un piano per fornire anelli di protezione per il viaggio della rappresentante politica statunitense.

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