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Ucraina, il re dei media Rinat Akhmetov si arrende a Zelensky: tutte le licenze allo Stato

Il più potente degli oligarchi ucraini si arrende a Volodymyr Zelensky. Rinat Akhmetov stupendo la stessa opinione pubblica del Paese ha dato il suo impero dei media allo Stato piegandosi alla legge nata per "deoligarchizzare" il Paese, varata a settembre, prima della guerra.  

La legge promossa da Zelensky nel settembre scorso, riporta Repubblica, assegnava al Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa il potere di redigere un registro degli oligarchi da privare di parte dello sconfinato potere. Per finire nella lista bisognava essere un magnate dei media, attivo in politica, detenere un monopolio o avere un reddito di almeno 77 milioni di euro. E Akhmetov? Aveva tutte le caratteristiche, tranne la politica attiva.  Anche se da editore il "re dei media" aveva attaccato non poco il presidente ucraino che arrivò ad accusarlo di ordire un colpo di stato sponsorizzato dalla Russia.

  

 

L'ormai ex oligarca ha annunciato lunedì 11 luglio che Media Group Ukraine "rinuncerà a tutte le licenze tv, satellitari e della carta stampata in Ucraina a favore dello stato. Spegneremo anche i media online dell'Università statale di Mosca", lamentando una decisione "forzata": ma "non ero, non sono e non sarò un oligarca".

 

Ma chi è Akhmetov? Un tataro, musulmano praticante, all'epoca sostenitore del presidente filorusso Yanukovich. Detiene interessi nella siderurgia, nel carbone, nelle nuove energie ed è il proprietario dell'Azovstal di Mariupol, l'acciaieria praticamente distrutta nel Donbass. ma anche della squadra di calcio dello Shakhtar Donetsk.