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Sri Lanka in bancarotta. I manifestanti assaltano la residenza del presidente, costretto alla fuga

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Sri Lanka nel caos per la crisi dell’economia. I dimostranti hanno assaltato la residenza del presidente a Colombo, la capitale economica del Paese: lo mostrano immagini trasmesse dall’emittente locale NewsFirst, mentre in città è in corso un corteo di protesta per denunciare il disastro economico e politico. Nei filmati si vedono fare irruzione nel palazzo dimostranti che indossano caschi e stringono in mano bandiere: la polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua e ha aperto il fuoco per disperdere le proteste, ma i manifestanti hanno rotto le barricate e sono entrati nel palazzo. Fonti del ministero della Difesa dello Sri Lanka hanno riferito che il presidente Gotabaya Rajapaksa aveva lasciato la residenza ieri, temendo per la propria sicurezza in vista del corteo. 

 

  

I manifestanti chiedono le dimissioni del presidente Rajapaksa e del suo governo a causa della peggiore crisi economica recente della nazione. Il governo sta chiedendo assistenza alimentare ai Paesi vicini, in particolare all’Associazione per la Cooperazione Regionale dell’Asia Meridionale. Si tratta per questa perla dell’Oceano Indiano della sua peggiore crisi economica dall’indipendenza del 1948, colpita da una combinazione di fattori tra cui l’impatto della pandemia di Covid-19 sull’economia dipendente dal turismo, l’aumento del prezzo del petrolio e i tagli al bilancio pubblico. L’inflazione ha raggiunto il 54,6% e dovrebbe arrivare al 60% entro la fine dell’anno. Per il 2022, è prevista una contrazione del Pil tra il 4% e il 5% anche se il governo punta a una contrazione più contenuta, pari all’1%, della crescita per l’anno prossimo. Nel I trimestre, invece, il Pil è diminuito dell’1,6%, contro la crescita del 4,3% registrata nel I trimestre del 2021. Sempre nel 2021, l’incremento annuale è stato del 3,5%. Cifre ormai lontane per un Paese in cui la disperazione tra i suoi 22 milioni di abitanti è tale che la gente è costretta a racimolare legna per cucinare.