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Cina e Russia, scoppia il giallo sui rapporti tra Putin e Xi Jinping. E spunta la chat con i nomignoli

Giada Oricchio
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Nomignoli, sbeffeggiamenti, rifiuti tra Vladimir Putin e Xi Jinping. Il canale Telegram General Svr, gestito da un accreditato ex luogotenente russo, racconta di nervi tesi tra il presidente russo e l’omologo cinese.

Nel post di oggi si legge che la stampa giapponese ha confermato che il 15 giugno scorso, durante una conversazione telefonica, Xi Jinping ha rifiutato in maniera dura e decisa l’invito del numero uno del Cremlino a effettuare una visita ufficiale in Russia nel pieno dell’invasione in Ucraina: “Nonostante il Cremlino si sia affrettato a confutare questa informazione, è la verità assoluta. Ma non è tutto, ci sono altri dettagli. Putin si è espresso in modo poco lusinghiero verso il leader cinese per essersi rifiutato di aiutarlo a bypassare le sanzioni. Gli ha attribuito anche un soprannome sarcastico di cui ora il leader cinese è venuto a conoscenza”.

Secondo General Svr, Xi Jinping si è sentito deluso da Putin e per questo gli ha negato un faccia a faccia che aveva lo scopo di dissipare i dubbi e le differenze. Ma la bomba mediatica, il canale Telegram la sgancia alla fine: “A proposito, anche il presidente della Russia ha un soprannome, nella leadership cinese Putin è chiamato ‘cucciolo’”. Verità o propaganda per insinuare sospetti e spaccare il fronte Orso-Dragone?

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