La Nato non resta a guardare: 300mila soldati per l'intervento rapido. Russia avvertita
La Nato aumenta i propri contingenti nella parte orientale dell'Alleanza Atlantica, quella più vicina alla Russia. E rafforza soprattutto le truppe di "intervento rapido". Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa in vista del vertice a Madrid di domani martedì 28 giugno, spiega cosa accadrà: "Al vertice decideremo di rafforzare le nostre difese avanzate. Potenzieremo i nostri gruppi tattici nella parte orientale dell’Alleanza fino ai livelli di brigata. Trasformeremo la forza di risposta della Nato e aumentare il numero delle nostre forze di alta prontezza a ben oltre 300.000. Aumenteremo anche la nostra capacità di rafforzarci in caso di crisi e conflitti".
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"Siamo preoccupati per il potenziamento militare a Kaliningrad, lo abbiamo visto anche per molti anni, con sistemi d’arma altamente avanzati - ha aggiunto Stoltenberg - Questo è anche uno dei motivi per cui abbiamo modernizzato le nostre forze armate, le nostre capacità e abbiamo anche aumentato la nostra presenza in quella parte della regione. Quello che ora vediamo è che la Lituania sta attuando le sanzioni economiche concordate dall’Ue e gli alleati della Nato accolgono favorevolmente le sanzioni dell’Ue. Queste sanzioni sono importanti perché assicurano che il presidente Putin debba pagare un prezzo per questo sconsiderato attacco all’Ucraina".
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