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Ucraina, bombardamenti su Kiev. I missili della Russia colpiscono anche i bambini
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Quattordici missili sulle case. La pioggia di fuoco russa cade di nuovo su Kiev attaccata per la prima volta dal 5 giugno, con missili che hanno colpito anche edifici civili, compreso un asilo nido nel distretto di Shevchenkivskyi della capitale ucraina. Diverse persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina di sette anni. Diverse esplosioni sono state udite stamattina nella capitale ucraina Kiev, dopo di che i servizi di emergenza sono stati schierati nel distretto cittadino di Shevchenko, secondo quanto ha scritto il sindaco Vitali Klitschko su Telegram. Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli interni ucraino, ha scritto che i testimoni avevano riferito di attacchi missilistici che hanno colpito aree residenziali della città.
Intanto la città di Severodonetsk è passata sotto il pieno controllo delle forze armate russe. Lo ha annunciato il sindaco Oleksandr Stryuk, avvertendo gli ucraini rimasti nel centro che non è più possibile partire per dirigersi verso il territorio controllato da Kiev. Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov ha riferito che tutti i civili sono stati evacuati dallo stabilimento Azot, dove si erano rifugiati per trovare riparo dalle bombe.
Nonostante le forze russe abbiano guadagnato terreno nel Donbass, il capo dell'intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, ha affermato che ad agosto ci sarà una svolta nei combattimenti e che l'Ucraina tornerà ai confini del 1991. Quanto alla situazione a Severodonetsk e nella città gemella di Lysyschank, ha spiegato che "per ottenere una vittoria strategica, il comando ha deciso di raggrupparsi su nuove posizioni".