Norvegia, sparatoria a Oslo davanti alla discoteca gay: due morti. Notte di terrore alla vigilia del Pride
Due persone sono rimaste uccise e oltre una dozzina ferite a Oslo, in una sparatoria di massa in un locale. E' accaduto ieri notte in un bar del centro della capitale norvegese. La città si stava preparando per la parata annuale del Pride. Un sospetto è stato arrestato e la polizia non crede che altre persone siano coinvolte, ha detto il portavoce delle forze dell'ordine Tore Barstad spiegando che il motivo non è ancora noto e che non è chiaro se la sparatoria avesse qualche collegamento con la parata del Pride. "Siamo in contatto con gli organizzatori del Pride. Ci sarà una valutazione continua delle misure da adottare per proteggere l'evento", ha aggiunto. Per quanto riguarda i feriti in 14 sono stati sottoposti a cure mediche e otto sono stati ricoverati in ospedale.
Olav Roenneberg, giornalista dell'emittente pubblica norvegese NRK, ha affermato di aver assistito alla sparatoria. "Ho visto un uomo arrivare al locale con una borsa. Ha preso un'arma e ha iniziato a sparare - ha spiegato - prima ho pensato che fosse un fucile ad aria compressa. Poi il vetro del bar accanto si è rotto e ho capito che dovevo correre ai ripari". La tv norvegese ha mostrato filmati di persone che correvano per le strade di Oslo in preda al panico mentre gli spari risuonavano in sottofondo.
Gli organizzatori dell'Oslo Pride hanno affermato di essere in stretto contatto con la polizia. "Siamo scioccati e rattristati dal tragico incidente e lo stiamo seguendo da vicino. I nostri pensieri sono con le vittime e i loro cari", hanno spiegato in una nota. Poi l'annuncio - su consiglio delle forze dell'ordine - di annullare la manifestazione prevista per oggi.
La Norvegia è un paese relativamente sicuro, ma ha subito violenti attacchi da parte di estremisti di destra, tra cui una delle peggiori sparatorie di massa in Europa nel 2011, quando Anders Breivik ha ucciso 69 persone sull'isola di Utoya dopo aver fatto esplodere una bomba a Oslo che ha causato otto morti. Nel 2019, un altro estremista di destra ha ucciso la sua sorellastra e poi ha aperto il fuoco in una moschea, ma è stato fermato prima che qualcuno fosse ferito.