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Corea del Nord, Kim rafforza la linea armata al confine: paura per un test nucleare

Sembrano rafforzare i timori per un nuovo test nucleare nord coreano (il settimo) le notizie in arrivo da Pyongyang dove la riunione della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori, presieduta dal leader Kim Jong Un, ha gettato le basi di un «rapido rafforzamento della capacità di difesa nazionale» con la definizione di un «importante piano d’azione militare» destinato a rafforzare «ancora di più la deterrenza».

 

  

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«Piano per la modifica e l’ampliamento degli incarichi operativi affidati alle unità di frontiera». Si intitola così il documento appena discusso da Kim Jong-un con i generali nordcoreani durante la riunione della Commissione centrale militare a Pyongyang. E i nuovi incarichi per le truppe di prima linea sono inquietanti: schierare sul 38° Parallelo armi nucleari pronte per l’impiego sul campo di battaglia da parte dell’artiglieria della Nord Corea.

Kim ha ordinato un rafforzamento della capacità di difesa del Paese con compiti aggiuntivi alle unità dell’esercito in prima linea, un annuncio che gli analisti interpretano come una preparazione per lo schieramento di armi nucleari al confine con la Corea del Sud. A questo fine, riportano i media ufficiali, rispondendo all’indicazione strategica del Comitato centrale del Partito, «è stato ratificato un piano di revisione della struttura organizzativa militare».

 

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In quella che viene definita «una discussione storica di grande significato per intensificare ulteriormente la guida del Partito sugli affari militari e aumentare notevolmente l’efficienza di combattimento» delle forze armate di Pyongyang, Kim avrebbe sottolineato «la necessità che tutto l’esercito si impegni al massimo» anche per consolidare «in ogni modo le potenti capacità di autodifesa per avere la meglio su qualsiasi forza ostile e proteggere così, in modo affidabile, la dignità del grande Paese e la sicurezza del suo grande popolo».