la guerra in ucraina
Donbass, la battaglia infuria a Severodonetsk. La previsione: "In poche settimane Mosca..." E i civili scappano
Il Donbass resta il fulcro della resistenza ucraina nella guerra contro la Russia. La battaglia infuria a Severodonetsk e secondo gli Usa in poche settimane Mosca controllerà il Lugansk. "L'Ucraina è sul punto di perdere la regione orientale di Lugansk a favore della Russia - annuncia il governatore che avverte che il suo esercito senza armi ha un disperato bisogno di consegne più rapide di armi occidentali. "Nella città strategica di Severodonetsk - ha raccontato - continuano feroci combattimenti di strada, ma "la maggior parte della città è controllata dai russi".
L'Ucraina solo pochi giorni fa è tornata a chiedere nuove armi avvertendo che il suo esercito sta perdendo in prima linea e che ha esaurito le munizioni in suo possesso. "Ora tutto dipende da ciò che l'Occidente ci fornirà", ha annunciato Vadym Skibitsky, numero due dell'intelligence militare ucraina. Secondo Mikhaylo Podolyak, consigliere della presidenza, l'Ucraina starebbe perdendo dai 100 ai 200 uomini al giorno. Il capo di Stato Volodymyr Zelensky ha affermato che nonostante le difficoltà l'esercito sta resistendo nella città assediata di Severodonetsk.
E intanto centinaia di persone continuano a fuggire dagli intensi combattimenti nell'Ucraina orientale mentre le forze russe e ucraine combattono per il controllo di città e villaggi chiave nelle regioni di Luhansk e Donetsk. Decine di ucraini hanno lasciato la città di Prokovsk oggi a bordo di uno speciale treno di evacuazione diretto a Dnipro e in altre città più a ovest. Il treno trasportava circa 300 persone, per lo più donne, bambini e anziani, che sono state costrette a partire quando i combattimenti si sono avvicinati alle loro case.
Prova a rassicurare il suo popolo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio postato sul suo profilo Facebook: "Ricordate come la Russia sperava di conquistare l'intero Donbas all'inizio di maggio? Siamo al 108esimo giorno di guerra, a giugno. Il Donbass tiene duro". E ancora: "Dobbiamo fare di tutto per far pentire gli occupanti di aver fatto tutto questo e renderli responsabili di ogni omicidio e di ogni colpo inferto all'Ucraina".