Scoperta dei servizi sulla Cina: ecco la base militare segreta in Cambogia
La Cina sta costruendo segretamente una base navale in Cambogia: la notizia è in evidenza sulla prima pagina del Washington Post, che cita non meglio identificati «funzionari occidentali». La Cambogia, attraverso la sua ambasciata a Washington, ha smentito, mentre la Cina non ha fatto commenti. La base, il cui cantiere dovrebbe aprirsi in settimana, occuperà una porzione della già esistente base di Ream della Marina cambogiana, affacciata sul Golfo di Thailandia.
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Sarebbe la seconda basa navale cinese all’Estero, dopo quella nel piccolo Paese africano di Gibuti, e dalle fonti del Post viene considerata un segno della volontà di Pechino di affermarsi come superpotenza globale, accrescendo la sua influenza nella regione dell’Asia-Pacifico con questa importante struttura militare capace di ospitare unità di grosso tonnellaggio che avrebbero così immediato accesso a tutte le principali rotte marittime di quel quadrante.
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I progetti sono stati negati sia dalla Cina che dalla Cambogia (presidente di turno dell’Asean), con misure straordinarie per nascondere l’operazione. Nel 2019 il Wall Street Journal aveva riportato un accordo segreto per consentire ai militari cinesi l’uso della base, una notizia bollata come «fake news» dalla Cambogia e smentita dal ministero della Difesa di Pechino. Il Post nel fine settimana ha avuto conferma da un funzionario cinese a Pechino del fatto che «una porzione della base» sarà usata dai «militari cinesi», ma non in modo «esclusivo» perché - si sostiene - sarà utilizzata anche da ricercatori. «Riteniamo che l’Indo-Pacifico sia un’area importante per i leader della Cina, che vedono l’Indo-Pacifico come sfera di influenza legittima e storica», ha detto una fonte, secondo la quale Pechino conta sul fatto che la regione «non vuole o non è in grado di sfidare gli interessi fondamentali della Cina» e ritiene di poter convincere con i suoi metodi i Paesi a piegarsi ai suoi interessi. Il gigante asiatico «vuole diventare così potente che la regione si arrenderà alla leadership cinese piuttosto che affrontare le conseguenze» per non averlo fatto.
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