non si ferma
Matteo Salvini ancora in pressing per la pace: “L’Occidente accolga la disponibilità della Russia al dialogo”
Nonostante le numerose critiche e polemiche per l’idea di volare a Mosca per favorire la pace Matteo Salvini non molla. Il leader della Lega continua a battersi per fare di tutto per trovare un canale che possa portare ad una distensione dei toni e della contesa tra Russia ed Ucraina: “Oggi da Mosca arriva la disponibilità al dialogo. Spero che l'Occidente accolga questa disponibilità, altrimenti se qualcuno parla solo di guerra e di armi non fa il bene dell’Italia. Io lavoro per la pace. Siamo al centesimo giorno di guerra, dobbiamo fermarla ragionando con tutti. La pace è un'urgenza anche per gli italiani. Lavorare per la pace, costruire la pace, deve essere un dovere di tutti i politici italiani”.
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Il numero uno del Carroccio, parlando sempre a un evento a Verona a sostegno del sindaco Federico Sboarina, ha rincarato la dose contro Luigi Di Maio, che con il suo non lavoro lo costringerebbe a muoversi in tale maniera: “Una volta la sinistra voleva la pace, ora il Pd è guerrafondaio e critica chi costruisce la pace e parla solo di armi e guerra. Serve la pace adesso perché se la guerra va avanti avremo milioni di italiani alla fame e senza lavoro. Se ci fosse un ministro degli esteri che fa pienamente il suo dovere non avrei bisogno di muovermi io per andare a cercare contatti all’estero”.
“In molti mi chiedono che ci facciamo al governo. Starci - spiega Salvini parlando di questioni più prettamente legate al nostro Paese - è un atto d'amore che ci costa, non è facile ogni giorno ricevere gli insulti di Letta e Di Maio. Se la Lega ci sta è per difendere gli interessi dell’Italia”.