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“La Russia sta incitando al genocidio in Ucraina”. Gli studiosi si schierano contro le atrocità di Vladimir Putin
Le azioni della Russia in Ucraina forniscono prove sufficienti per concludere che Mosca sta incitando al genocidio e commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino. Sono le conclusioni di un rapporto indipendente, redatto dal New Lines Institute for Strategy and Policy , un think tank con sede negli Stati Uniti, e dal Raoul Wallenberg Center for Human Rights che ha sede in Canada, che verrà pubblicato oggi ma di cui parla in anteprima sul proprio sito la Cnn. Il rapporto, firmato da oltre 30 importanti studiosi di diritto ed esperti di genocidio, accusa lo stato russo di aver violato diversi articoli della Convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio. Avverte che esiste un rischio grave e imminente di genocidio in Ucraina, sostenendo le accuse con un lungo elenco di prove che includono esempi di uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica anti-ucraina usata da alti funzionari russi.
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«Quello che abbiamo visto finora è che questa guerra è per sua natura genocida, in termini di linguaggio usato e del modo in cui viene eseguita. Questo è molto, molto chiaro», ha dichiarato Azeem Ibrahim, direttore del thin ktank statunitense New Lines Institute for Strategy and Policy, che ha compilato il rapporto. Gli esperti hanno anche accusato le forze russe di aver eseguito uno «schema di atrocità coerenti e pervasive contro i civili ucraini collettivamente» nel corso dell’invasione.
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Massacri ed esecuzioni sommarie ben documentate a Bucha, Staryi Bykiv e nelle regioni di Sumy e Chernihiv, attacchi deliberati della Russia a rifugi, vie di evacuazione e strutture sanitarie, nonché attacchi e bombardamenti indiscriminati di aree residenziali, stupri, assedi, furti di grano e deportazioni forzate in Russia si iscrivono tutti in uno «schema di distruzione genocida». Il rapporto invita la comunità internazionale ad agire, avvertendo che «non c’è tempo». «Ogni paese firmatario della convenzione sul genocidio, e sono 151 paesi inclusa la Federazione Russa - ha dichiarato Ibrahim - ogni paese deve fare tutto il possibile per porre fine a questo, altrimenti violerà a sua volta la convenzione».