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Mezz’ora in Più, “non spetta all’Unione europea”. Stefano Sannino e l’autogol sui protagonisti per la pace
L’ambasciatore Stefano Sannino, segretario generale per il Servizio europeo per l’azione esterna dell’Unione europea, è tra gli ospiti della puntata del 22 maggio di Mezz’ora in Più, il talk show di Rai3 condotto da Lucia Annunziata. Il diplomatico affronta in particolare le questioni legate alla guerra in Ucraina portata avanti dalla Russia: “La trattativa per la pace è possibile nel momento in cui si creano le condizioni per le quali si possa svolgere. Credo che ci siano vari elementi da tenere in considerazione. Il primo è quello che ha detto il vice presidente Timmermans molto chiaramente e cioè che c’è une guerra dove c’è un aggressore e un aggredito e non possiamo mettere le due parti sullo stesso livello. La seconda considerazione, e lo ha detto il presidente Mario Draghi, è che finora abbiamo aiutato e sostenuto la parte più debole perché potesse difendersi dalla parte più forte. E siamo ancora in questa situazione. Servono le condizioni per arrivare ad una pace giusta e perché l’Ucraina possa recuperare la sovranità sul proprio territorio”.
“Al momento in Ucraina - spiega Sannino - c’è equilibrio sul terreno tra le forze russe ed ucraine, anche grazie agli aiuti internazionali, ma non è ancora chiaro quale sarà l’esito del conflitto. Dall’esito sul terreno dipenderà la forza delle parti in causa in sede negoziale. L’Unione europea può certamente giocare un ruolo importante per la pace, ma penso anche che debba essere una organizzazione internazionale più ampia con all’interno anche la Russia a trovare una soluzione. L’Ue ha un ruolo importante, ma vede più simpatia nei confronti di una delle due parti, considerando anche il processo di avvicinamento all’Unione che sta facendo l’Ucraina. Serve un quadro di riferimento per la pace avverrà in contesto internazionale ampio»
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L’intervento di Sannino è del tutto incentrato sulle conseguenze del conflitto e nella parte finale gli viene chiesto conto degli sviluppi di una decisione di imporre l’embargo del gas che arriva dalla Russia: “La componente energetica è la più importante in ambito economico per la Russia che su questo basa la maggior parte dei suoi introiti. Più riduciamo questa parte, più riduciamo la capacità di Mosca di finanziare questo conflitto”.