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Alessandra Ghisleri e le paure degli italiani a Controcorrente: “No alle armi, timori sull'Europa e sul prezzo del cibo”

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Alessandra Ghisleri, sondaggista e direttrice di Euromedia Research, è tra gli ospiti della puntata del 21 maggio di Controcorrente, talk show serale di Rete4 condotto da Veronica Gentili, e analizza i pensieri dei cittadini in merito alla guerra tra Russia ed Ucraina: “Gli italiani sono restii ad inviare armi e non vogliono farlo per paura. Il partito che insegue i sondaggi ovviamente sbaglia, perché deve saperli interpretare e porre delle condizioni ben definite. Il tema vero è che la gente in Italia vive una guerra economica forte, non solo non vogliono inviare armi, solo il 38% è favorevole ad armare Kiev, ma non vogliono neppure che l'Ucraina entri nella Nato in maniera molto rapida e veloce. Mentre sono più favorevoli per Finlandia e Svezia nell’Alleanza atlantica, perché capiscono la botta e la risposta, cioè sanno che dovremmo intervenire in maniera diretta”.

 

 

Ghisleri evidenzia poi che l'Italia è spaventata dalla contrapposizione tra il blocco orientale e il blocco atlantico, con gli italiani che vedono la prima conseguenza della guerra nell'aumento del prezzo degli alimentari: “Più passa il tempo e più la gente guarda l’Europa con paura, si sente stritolata perché capisce che c’è un blocco orientale, composto da Cina e Russia, e c’è un blocco atlantico, o anglosassone, e noi siamo schiacciati. Non abbiamo una politica comune, una politica di difesa. L’armare la Moldavia spaventa gli italiani, che pensano che se i nostri confini iniziano ad armarci siamo anche noi in pericolo. Il primo risvolto della guerra - conclude la sondaggista - lo vedono nell’aumento del prezzo dei beni alimentari”. 

 

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