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Dritto e rovescio, “l’Onu ha dormito”. Antonio Tajani e lo schiaffo sulla pace: ora palla agli Usa

Un mediatore per la pace fra Ucraina e Russia. Nel corso della puntata del 19 maggio di Dritto e rovescio, programma televisivo del giovedì sera di Rete4, è ospite Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, che dice la sua su chi poteva essere la figura adatta per avvicinare i due protagonisti della guerra: “Poteva essere l’Onu, ma l’Onu ha dormito. Io avevo proposto di inviare due inviati speciali, che potevano essere Silvio Berlusconi e Angela Merkel, leader fortemente ancorati all’Occidente, che però avevano un rapporto di interlocuzione con Vladimir Putin e avevano tutta la forza e lo spessore politico per far incontrare le due parti. Si persa questa occasione, ora bisogna vedere se l’Onu è in grado di farlo, se la Turchia può dare una mano in questa fase. Chiunque può farlo, anche la Cina. Ma se le Nazioni unite avessero un sussulto di presenza politica potrebbero certamente essere buoni mediatori. Bisogna spingere in questa direzione, le Nazioni unite sono quelle più accreditate”.

 

  


“La cosa più importante detta oggi da Mario Draghi - prosegue l’esponente azzurri - è che noi italiani vogliamo lavorare per la pace, l’obiettivo principale è raggiungerla nel più breve tempo possibile. Credo che gli Stati Uniti siano gli interlocutori principali per la pace tra Ucraina e Russia. Credo in un dialogo che porti al cessate il fuoco”.

 

 

Altro tema che Paolo Del Debbio, conduttore del talk show, pone a Tajani è quello della crisi economica: “Bisogna fare in modo che l’Europa si faccia carico delle ricadute della guerra. Le sanzioni sono giuste, ma non possono essere i cittadini e le imprese a pagare un prezzo eccessivo. Bisogna rinviare il Patto di Stabilità di un anno, quindi meno rigidità nell’economia e si può spendere di più. Serve un grande intervento europeo raccogliendo fondi in tutto il continente. Chiediamo una forte solidarietà europea per ridurre i danni nelle tasche dei cittadini. Poi in Italia - conclude Tajani - bisogna ridurre le tasse. Italia, Germania e Polonia devono essere sostenute”.