Si impenna la produzione di armi, gli americani fanno incetta di pistole. Boom delle "ghost gun" illegali
Un tema che, da sempre, crea profonde spaccature tra conservatori e progressisti. Tra chi è convinto della necessità di consentire ai singoli cittadini di potersi difendere da ladri, malviventi e terroristi ad ogni costo. E chi, al contrario, ritieni quegli strumenti pericoli ed inopportuni, se dati in mano a soggetti comuni, privi di una preparazione specifica. Il tema delle pistole e dei fucili e del loro uso nella più importante democrazia occidentale torna a far discutere. La produzione di armi negli Stati Uniti è triplicata dal 2000, con un balzo negli ultimi tre anni, che testimonia la corsa degli americani ad armarsi.
È quanto emerge da un rapporto del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives pubblicato a tre giorni di distanza dal massacro di Buffalo, dove un diciottenne suprematista, armato con una semiautomatica, ha ucciso dieci persone. Dal 2009 gli acquisti di pistole stile Glock semiautomatiche, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, comprate per difesa personale, hanno superato i fucili nelle vendite. Il rapporto rivela inoltre che le autorità hanno recuperato 19.344 pistole fatte in casa, le cosiddette “ghost gun” costruite acquistando componenti online, nel 2021, dieci volte di più che nel 2016.
La produzione di armi negli States è salita da 3,9 milioni di unità nel 2000 a 11,3 milioni del 2020. Dati sconvolgenti, che meriterebbero una profonda riflessione. Perché, al di là della più semplice ed immediata valutazione sul merito, resta un aspetto incontrovertibile: chi si arma, spende dei soldi per avere nella propria abitazione una pistola o un fucile, lo fa perché non si sente sicuro. Perché è profondamente convinto che le forze dell'ordine, per incapacità o per scarso numero di agenti impiegati nei pattugliamenti in strade, non siano in grado di offrire un'adeguata protezione. Un altro aspetto significativo, che racconta come gli Stati Uniti siano ben altra nazione rispetto a quella raccontata da decenni da Hollywood, è che l'innalzamento della curva dell'aumento esponenziale dell'acquisto di armi non si è mai interrotto negli ultimi venti anni. Neanche durante le presidenze democratiche Clinton, Obama e Biden. Una paura e, contemporaneamente, un bisogno di sicurezza che, complice la guerra in Ucraina, potrebbe giungere ben presto anche in Europa.