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Guerra Russia Ucraina, è il giorno della parata militare a Mosca: sfilano carri armati e 11 mila soldati

Il 9 maggio è arrivato. E la tensione è alle stelle in vista dell'inizio della parata nel "Giorno della vittoria" quando la Russia celebra, ogni anno, la capitolazione della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Mentre si rincorrono da settimane le voci su quale annuncio potrebbe fare Vladimir Putin per l'occasione, le autorità russe nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk hanno annullato la parata e la marcia in programma per ragioni di sicurezza. "Sono ancora impossibili da tenere, ma questo momento arriverà presto. Arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass", aveva annunciato il primo vice capo dello staff presidenziale russo, Sergei Kiriyenko.

Più di 11.000 soldati prendono parte oggi a Mosca alle manifestazioni per la più grande festa patriottica del calendario russo. Per la prima volta, anche i sistemi di lancio multiplo di razzi (MLRS) "Tornado-G" con guida automatizzata e sistema di controllo del fuoco. In totale, secondo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, le sfilate si terranno in 28 città della Russia con il coinvolgimento di 65.000 persone, circa 2.400 tipi di armi e equipaggiamento militare, oltre a più di 460 aerei.

Con l'evolversi del conflitto, si sono affacciate diverse ipotesi sui possibili scenari del 9 maggio. In un primo momento, si pensava che Putin avrebbe annunciato la vittoria in Ucraina e la fine dell'"operazione speciale", ma la mancata presa di Kiev, prima, e i rallentamenti nell'avanzata in Donbass, poi, hanno lasciato il posto alla possibilità che invece il presidente russo possa dichiarare la presa dell'acciaieria Azovstal di Mariupol o, peggio, la guerra e la mobilitazione generale. Ipotesi, quest'ultima, smentita però dal Cremlino, a cui ha fatto eco anche il vicepresidente della commissione difesa della Duma di Stato, Yuri Shvytkin, per il quale "queste voci appaiano con riferimento a fonti straniere per seminare confusione, panico tra la popolazione".

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