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Vladimir Putin la vergogna della Russia. Il G7 al fianco dell'Ucraina: “Non deve cadere per alcun motivo”

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Oggi, 8 maggio, «insieme all’Ucraina e alla più ampia comunità globale, commemoriamo la fine della Seconda guerra mondiale in Europa e la liberazione dal fascismo e dal regno del terrore nazionalsocialista, che ha causato distruzione incommensurabile, orrori indicibili e sofferenza umana. Piangiamo i milioni di vittime e offriamo il nostro rispetto, specialmente a tutti coloro che hanno pagato il prezzo più alto per sconfiggere il regime nazionalsocialista, compresi gli alleati occidentali e l’Unione Sovietica. Settantasette anni dopo, il presidente Putin e il suo regime hanno ora scelto di invadere l’Ucraina in una guerra di aggressione non provocata contro un paese sovrano. Le sue azioni portano vergogna alla Russia e ai sacrifici storici del suo popolo». Si apre così il comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del G7 virtuale sull’Ucraina.

 

 

«Con la sua invasione e le sue azioni in Ucraina dal 2014, la Russia ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle Nazioni Unite, concepita dopo la seconda guerra mondiale per salvare le generazioni successive dal flagello della guerra», si legge nel comunicato. Il G7 e l’Ucraina sono uniti in questo momento difficile e nella loro missione per garantire un futuro prospero e democratico dell’Ucraina. Restiamo uniti nella nostra determinazione che il presidente Putin non debba vincere la sua guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di tutti coloro che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, per continuare a lottare oggi, per il popolo ucraino, l’Europa e la comunità globale». Si conclude così il comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del G7 virtuale sull’Ucraina. 

 

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