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Controcorrente, “non sa neanche lui cosa vuole”. Antonio Tajani e l’affronto a Vladimir Putin: problemi seri

Che cosa dirà Vladimir Putin in occasione della parata del 9 maggio per il Giorno della Vittoria? La domanda è posta ai propri ospiti da Veronica Gentili, conduttrice di Controcorrente su Rete4, e secondo Antonio Tajani, coordinatore unico di Forza Italia, il leader russo continuerà a fare propaganda: “Putin continuerà ad utilizzare l’arma della comunicazione per fare propaganda. La guerra è anche quella delle parole, non soltanto quella dei missili, dei carri armati, dei fucili e dei cannoni. Lui darà dei messaggi per intimorire l’Ucraina e far vedere sul serio. Credo che sarà una cosa più a parole e non dichiarerà le sue intenzioni, è difficile capire dove voglia arrivare, non lo sa neanche lui. Ci sono problemi seri dentro le forze armate russe, che hanno perso 20mila uomini, hanno perso vari generali, si aspettavano una resistenza ben diversa. Non riescono a prendere Mariupol, non riescono ad entrare nell’acciaieria Azovstal”.

 

  

 

La Gentili, nell’edizione del 8 maggio, sottolinea l’impegno del G7 per piegare Mosca e per l'embargo del petrolio russo, anticipando poi con le tempistiche le manovre di Putin: “È la dimostrazione che - spiega ancora Tajani - l’Occidente è unito in un momento di confronto molto duro con la Russia. Bisogna vedere come si lavora per l’autosufficienza energetica e l’indipendenza da Mosca. Bisogna stare attenti, soprattutto in Italia, al gas, non possiamo rinunciare domani mattina al gas russo, sarebbe una scelta autolesionista. Ci vuole un percorso a tappe che ci permetta di avere contemporaneamente altre forniture e poi rinunciare al gaso russo. Serve il nucleare per garantire l’autosufficienza energetica in Italia. So che serviranno 15 anni, ma dobbiamo partire. Sì alle energie rinnovabili, ma serve il nucleare per garantire l’autosufficienza energetica in Italia. So - conclude Tajani - che serviranno 15 anni, ma prima partiamo, meglio è”.