la decisione sulla crimea
L’Aria che Tira, la profezia di Vincenzo Camporini: “Il 9 maggio? Tutto un bluff”. La mossa di Zelensky anti-Putin
Volodymyr Zelensky tende la mano alla Russia e si dice pronto a rinunciare alla Crimea. L’analisi dell’intervento del presidente dell’Ucraina è affidata al generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della difesa, ospite in studio nella puntata del 7 maggio de L’Aria che Tira, il talk show mattutino di La7 condotto nell’occasione da Francesco Magnani: “Credo che sia una dichiarazione cruciale. È stata fatta al Chatham House, un centro studi britannico, il tempio degli studi strategici, si parla di regole di Chatham House alle quali tutti quanti si adeguano, con dichiarazioni da non attribuire, ma da distribuire. La narrazione delle spinte britanniche-americane è forse meno importante di quanto viene percepito in Italia. Zelensky parla ad un audience internazionale da Londra e possiamo immaginare che al suo orecchio siano arrivate sollecitazioni per dimostrare una certa disponibilità. Ora questa disponibilità è un’arma, è un modo di stanare Vladimir Putin da dove si è infilato. Se la Russia insiste nel voler mantenere le conquiste territoriali che ha fatto, e lo sta dimostrando visto che a Kherson si devono usare i rubli, una cosa estremamente grave, è una cosa molto grave, nessuno può accettare la conquista territoriale, nessun presidente può farlo”.
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Poi Camporini si lancia in una previsione: “Sono pronto ad essere smentito e sbeffeggiato da tutti, ma il 9 maggio non succederà nulla, se non una grande parata militare, non ci sarà nessuno sviluppo politico secondo me. Poi ripeto, mi potrete sbeffeggiare…”.