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Guerra Ucraina, l'inferno Azovstal sotto le bombe non guidate: l'ultimo assalto, fine vicina

Luca De Lellis
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L’incubo di Azovstal non è ancora terminato. La Russia ha indirizzato gran parte della sua strategia di combattimento verso la distruzione dell’acciaieria, e sembra non avere alcuna intenzione di rinunciarvi. Lo stabilimento di Mariupol è infatti uno dei fulcri principali a livello commerciale dell’intera Ucraina, oltre a rappresentare l’ultimo baluardo della resistenza ucraina nella città portuale. I bombardamenti proseguono senza soluzione di continuità. Le immagini aeree dell’attacco militare, giunte dalle riprese dei droni, spiegano più di mille altre parole la tragedia vissuta dalle persone che assistono in prima persona.

“Un inferno”: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha trovato parole più efficaci per descrivere ciò che sta succedendo nel complesso siderurgico di Azovstal. Nel consueto messaggio serale diffuso tramite i suoi canali social il leader ha offerto una panoramica del terribile scenario: “Il bombardamento non si ferma, anche se i civili devono ancora essere evacuati”.

Poi ha proseguito, in un tentativo estremo di sensibilizzazione del nemico: “Rimangono anche donne e molti bambini - dice - immaginate l'inferno: due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze”. Le dichiarazioni di Zelensky sono angoscianti nella loro brutalità. Le azioni dell’esercito russo guidato da Putin sono criminali.

 

La resistenza ucraina, però, continua. La difesa della propria patria, e in particolare di una delle più grandi acciaierie d’Europa, è necessaria per non arrivare ad una resa totale, in attesa che le parti si possano riunire per arrivare a trattative di pace ragionevoli per entrambe.

Le autorità ucraine, ha detto il presidente ucraino, “stanno facendo di tutto per trovare una soluzione per salvare i nostri eroi militari”, proteggendo Mariupol. “Ci sono diverse unità. Hanno molti feriti ma non si arrendono. Mantengono la posizione. E anche noi stiamo cercando di trovare soluzioni per la sicurezza di queste persone”.

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