il ruolo della propaganda
“Italia anello debole”. Maria Giovanna Maglie e il retroscena a L’Aria che Tira sull’intervista di Sergej Lavrov
I russi ritengono l’Italia l’anello debole dell’Unione Europa, sia dal punto di vista politico che economico, e per questo il ministro degli Esteri russo Lavrov ha concesso l’intervista anche al nostro Paese. Questa è l’opinione di Maria Giovanna Maglie espressa durante la puntata di mercoledì 4 maggio de L’Aria che Tira, il talk show politico condotto da Myrta Merlino su La7 tutte le mattine. “Hai un presidente del Consiglio, Mario Draghi, molto schierato, con l'elmetto della Nato in testa, ma non è un presidente espressione dell'elettorato, è un presidente tecnico. Hai una sinistra interventista ma dilaniata al suo interno, e hai una destra disarticolata fatta di classe imprenditoriale che se non va a Mosca a vendere le scarpe dopo due anni di Covid si suicida – spiega la giornalista -. Contemporaneamente, la Russia sa che l'Unione Europea è debolissima nelle sue misure e quindi la propaganda è forte qui”.
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Secondo la Maglie, Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, “si è sparato tutte le sue cartucce e batte la fiacca” e per questo la propaganda di Kiev ha ceduto il posto a quella russa, più recente e adesso preponderante dopo la prima fase e i primi mesi della guerra scoppiata lo scorso 24 febbraio. “La realtà è che la guerra continua, e proprio perché l'esercito russo non è un esercito così adeguato e contemporaneo, costa molti più morti e molta più distruzione. L'unico che si può permettere in questo momento di essere pacifista è proprio Sua Santità il Papa” afferma la giornalista, sottolineando comunque che il ruolo del Pontefice è innegabilmente corretto. “Lui è un argentino, non sa niente della Seconda guerra mondiale, beato lui. Gli è consentito non avere in grande simpatia la Nato e non conoscerla come l'eredità della nostra liberazione, come noi invece abbiamo il dovere di pensare” conclude infine la Maglie.